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Bene Banca, approvato il bilancio dei record

L'assemblea dei Soci si esprime sui numeri del 2021, "il miglior anno di sempre"

Foto Barra Dogliani

Lunedì 16 maggio l’Assemblea dei Soci di Bene Banca, anche quest’anno riunita in via telematica a causa del noto contesto pandemico, ha votato all’unanimità l’approvazione di un bilancio record.

 

Utile a + 95%, crediti deteriorati scesi del 64%, masse intermediate cresciute dell’8%, oltre 130 milioni di euro di finanziamenti erogati sul territorio, rivolti prioritariamente ai Soci.

 

Questi i numeri record di Bene Banca che ha chiuso il suo miglior anno di sempre.

 

L’utile netto ha raggiunto i 4,243 milioni di Euro con oltre 9300 soci, in crescita del 30% nell’ultimo quinquennio.

 

Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto!” Questo è il commento di esordio del Direttore Generale Simone Barra, ormai da sei anni alla guida dell’Istituto benese. "Le masse intermediate sono cresciute di oltre 120 milioni – ha commentato il direttore – gli impieghi hanno segnato un + 11%, il risparmio gestito + 13%, mentre la base clienti è salita di un solido 6% a testimoniare una grande affezione dei nostri clienti verso Bene Banca e nei confronti del modello cooperativo. Ci conforta, infine, molto la dinamica della crescita: in provincia di Cuneo abbiamo confermato, a livello statistico, di essere la terza Banca per erogazioni ipotecarie ed a poca distanza dai primi, mentre nella provincia di Torino continuiamo ad incrementare la nostra quota di mercato”.

“Il 2022 – ha concluso il direttore Barra – ci sta dando analoghe soddisfazioni: le masse intermediate avanzano di oltre 70 milioni in quattro mesi, i clienti crescono ad un tasso annuo del 9% e l’utile di trimestre ha già superato i 2,7 milioni di euro: direi molto bene!”

 

Ma l’istituto benese non ha solo fatto quantità ma anche qualità: “il nostro CET1, che rappresenta l’indice di solidità delle Banche – ha continuato il Presidente Avv. Elia Dogliani – ha raggiunto il 19,68%. Un dato significativamente superiore alla media del sistema nazionale e doppio rispetto a sette anni fa. Abbiamo lavorato sul rafforzamento patrimoniale della Banca ed abbiamo altresì ridotto significativamente il credito deteriorato, che oggi presenta sofferenze nette pari allo 0,20% soltanto degli impieghi attivi. Questi risultati, che si coniugano con una redditività sostenuta, sono il frutto di un progetto di rafforzamento, graduale e consolidato negli anni, con una piena sinergia tra Consiglio di Amministrazione e Direzione del nostro Istituto.

 

Desidero, inoltre, sottolineare il grande investimento effettuato sulle persone, attraverso un processo di formazione continua di tutti i dipendenti, che proseguirà ovviamente anche nei prossimi anni. Tengo poi a sottolineare – ha proseguito il Presidente – che Bene Banca, nel corso del 2021, ha offerto opportunità lavorative ad oltre 20 giovani neolaureati, a testimonianza di quanto il nostro Istituto creda nella formazione e nell’importanza del passaggio generazionale”.

 

Bene Banca continua, inoltre, la sua espansione commerciale ed ha recentemente inaugurato la nuova filiale di Torino in via Nizza 50. “Abbiamo voluto raddoppiare la nostra presenza nel capoluogo piemontese – ha proseguito il Direttore Barra – riconoscendo alla città una particolare vivacità, aumentata dall’abbandono dei grandi Istituti di credito che continuano nella politica di riduzione sportelli e di spersonalizzazione del rapporto. Noi crediamo nei concetti di prossimità e vicinanza al cliente, in un rapporto fatto di presenza fisica e non solo di self-service. E dai risultati che anno dopo anno stiamo consolidando, riteniamo che questa sia la strada giusta”.

 

Il nostro Consiglio di amministrazione – ha concluso il Presidente Dogliani – è molto soddisfatto dei risultati raggiunti ma desidera porre obiettivi sempre più ambiziosi: crescere ulteriormente nei volumi, nella reddittività e continuare nell’espansione territoriale valutando altresì l’apertura di altre filiali per portare sempre maggior valore alla Banca ed ai suoi territori”.

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