Gli Investimenti ESG delle Imprese Italiane: il legame con le BCC e la transizione green
Il rapporto virtuoso con le Banche di credito cooperativo. I risultati dell'indagine del centro studi "Tagliacarne" in collaborazione con Federcasse
Le imprese italiane con una forte relazione (soci o clienti) con le Banche di credito Cooperativo e Casse rurali (BCC) investono maggiormente nella transizione digitale e green.
Questo è quanto emerge dall’indagine promossa da Federcasse, la Federazione Italiana
delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali, e realizzata dal Centro Studi delle
Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne” su un campione di 3.100 imprese
manifatturiere e dei servizi di piccola dimensione (tra 5 e 49 addetti).
Il 23% delle aziende ha investito o investirà nella Duplice transizione (ecologica e digitale) nel triennio 2023-2025 (contro il 13%); il 29% punta sulla formazione del proprio personale per migliorare la
capacità di iniziativa (contro il 18% delle altre imprese); il 30% mira alla qualità dei prodotti,
ai legami con il territorio e alla valorizzazione del brand Made in Italy per differenziarsi e
aumentare i clienti e le vendite (contro il 24% delle altre imprese). Anche per questo le
imprese servite dalle BCC mostrano il 12% di probabilità in più rispetto alle altre aziende di
riuscire a conseguire crescite del fatturato.
Le imprese clienti BCC hanno una performance complessiva ESG superiore del 27% rispetto alle altre imprese.
"Questi risultati - sottolinea il Presidente di Federcasse Augusto dell'Erba - evidenziano la validità del modello banca cooperativa.
"In un periodo di profonda incertezza in cui i canoni tradizionali della globalizzazione si vanno profondamente ridefinendo - sottolinea il Direttore Generale del Centro Studi Tagliacarne, Gaetano Fausto esposito - lo studio dimostra come la prossimità territoriale continui a rappresentare un elemento di performance economica distintiva.